martedì 14 aprile 2009

Vivi con stile


Legambiente si è messa a fare la bacchettona e ora rompe le scatole a tutti proponendo un “suo” stile di vita? No, per niente. Anche perché, a ben guardare, gli “stili di vita” sono già oggi tanti e in futuro saranno ancora di più.
Anzi, ci occupiamo degli stili di vita proprio perché non ci è data abbastanza libertà di scelta, non ci sono fornite abbastanza informazioni per decidere, non sono disponibili facilmente beni di consumo e servizi adeguati per vivere in case più accoglienti, uffici e luoghi di lavoro più sani, strade più sicure, ambienti naturali meno inquinati. L'acqua, l'aria e il clima sulla terra, il suolo, la natura, non sono più abbondanti, puliti, disponibili, scontati.

L'uso che facciamo dell'energia in casa, ad esempio, incide oggi sempre di più sul nostro conto in banca e sull'inquinamento dell'aria. E sommata a tutti i consumi energetici delle nostre case, insieme a quella degli edifici in cui studiamo, lavoriamo, usufruiamo dei servizi indispensabili al vivere moderno, la quantità di energia che consumiamo acquista una indubbia rilevanza geopolitica. Oltre ad una rilevanza rispetto alle conseguenze dei cambiamenti climatici sulla Terra.

Ecco perché, pur non avendo soluzioni definitive, sentiamo il bisogno di occuparci, insieme a tutti voi, anche del nostro “stile di vita” di italiani, di europei, di cittadini di un mondo complicato per noi e, forse ancor più, per le prossime generazioni.

“Viviconstile” vuole essere un esempio di sapere libero e condiviso. Da aprile 2007 è diventato anche un libro (Vivi con stile, Terre di Mezzo Editore, 170 pagine, che vi invitiamo ad acquistare in libreria). Ma d'accordo con l'editore, tutti i contenuti rimangono disponibili sul sito. Chi vuole potrà segnalarlo ad amici, carpire informazioni e partecipare con la propria esperienza, scrivendo a viviconstile@legambiente.org .
Ma anche copiarla, stampare a casa le singole schede e diffonderle liberamente. Le sole condizioni che vi proponiamo sono di citare la fonte, aiutarci a tenerla viva e aggiornata. In una parola, fatene buon uso.

Opportunità inaspettate per cambiare il nostro stile di vita ci vengono continuamente offerte da nuove tecnologie o da nuove proposte di mercato, cui, ammettiamolo, non sappiamo resistere. Pochi di noi si sono resi conto di essere alla vigilia di una vera e propria rivoluzione nel nostro modo di vivere. Dopo quarant'anni sta cambiando il modo di costruire e di abitare le case. L'elettronica sta invadendo la nostra vita. Andiamo un po' di più in bicicletta, ma l'auto del futuro non sappiamo come sarà. Radio e televisioni, telefoni, metano ed energia elettrica (dal prossimo giugno, anche per le nostre abitazioni) non sono più gestiti da un solo monopolista: non ne sono venuti solo vantaggi, ma torneremmo indietro? Leggi e regolamenti comunali ci impongono il risparmio d'acqua e il riciclo dei materiali, ci vietano di circolare con auto inquinanti, finanziano frigoriferi parchi di energia e incentivano la produzione di elettricità sui nostri tetti. Ecco, come tutte le rivoluzioni che si rispettino, anche quella in corso sarà una rivoluzione di tecnologie, di mercato, di leggi e valori. Tutto insieme. In altre parole, di un intero sistema. E come in tutti i grandi cambiamenti, è in gioco il potere: in questo caso il potere sui nuovi mercati del futuro, delle risorse, dell'accesso ai nuovi servizi.

Noi vogliamo giocare dalla parte di quei cittadini che vorrebbero contribuire a determinare come saranno fatte le abitazioni del domani, a scegliere i beni che acquisteremo e le tecnologie che useremo. Nella telefonia siamo stati inondati di opzioni e piani tariffari, aumentando la nostra spesa pro capite. Nel nuovo mercato dell'energia vorremmo poter decidere in primo luogo quanta energia ci serve, in che forma (a che temperatura? per illuminare?) e, infine, di quale origine (solare, idraulica, petrolifera, ma anche proveniente da quale paese, quale impianto?). Così come non ci basta sapere che mangeremo in una mensa a buon mercato, ma pretendiamo di poter scegliere tra alimenti diversi, coltivati differentemente (biologici, ogm...), la cui origine sia garantita dalla tracciabilità degli ingredienti.

A cambiare siamo in molti, più di quelli che sono disposti a riconoscerlo. In pochi se ne sono accorti e sono (o cercano di essere) protagonisti di un simile cambiamento. Ne fanno parte, tra gli altri, i consumatori che fanno scelte di sostenibilità acquistando prodotti “equi e solidali” o alimenti biologici. Quelli che cercano mobili in legno naturale o vernici prive di solventi dannosi. Quelli che si sono comprati la bicicletta nuova, il motorino elettrico o che si sono iscritti al car sharing. Sono pochi, ma fanno tendenza. Saranno sempre di più in futuro. Perché le scelte che fanno sono funzionali a migliorare la qualità di vita propria e delle future generazioni. Sono consumatori esigenti, persino “egoisti”. Intelligentemente egoisti, perché consapevoli che non si difenderà il proprio mondo rovinando quello degli altri. Chi infatti è disposto a comprarsi una casa che spreca energia ed essere obbligato a mandare i propri figli in guerra per garantirsi il petrolio per riscaldarla?

Il cambiamento auspicato è anche necessario. Il nuovo rapporto sul clima e l'energia della Commissione europea (presieduta dal sovversivo Jose Manuel Barroso) si apre con un “serve una rivoluzione”. Le rivoluzioni nascono anche dalla convinzione che indietro non si può tornare, che i cambiamenti nel mondo, nelle economie, nelle relazioni tra i paesi, nella natura, nel clima sempre più incerto, ci impongono di abbracciare nuove abitudini e nuove convinzioni.

In un mondo interconnesso, la disponibilità d'acqua per le coltivazioni idrovore (soprattutto mais destinato al bestiame d'allevamento) della ricca Pianura Padana, dipende sempre più dalla quantità stagionale di pioggia: quantità sempre più incerta a causa dei cambiamenti climatici provocati dagli eccessivi consumi di petrolio nel mondo. Il futuro di Venezia è a rischio a causa dell'innalzamento del livello dei mari e non sarà il progetto Mose a salvarla. Il riscaldamento per il prossimo inverno dipende anche dalle relazioni internazionali tra Russia e repubbliche baltiche e la benzina dalle guerre in Medio Oriente o dall'economia cinese. E non basterà appendere la bandiera a strisce colorate della pace alle nostre finestre per garantirci un futuro libero e sicuro. Dobbiamo essere capaci insieme di sviluppare scelte diverse. Da consumatori liberi nella scelta del proprio stile di vita. Liberi perché fondata sull'autonomia della propria scelta di libertà: perché non ha bisogno di sfruttare il lavoro e le risorse di altri per reggersi. Non è poi così difficile: ce ne accorgeremo quando il pannello solare diventerà la testimonianza, la nuova bandiera da far sventolare sulle nostre abitazioni, scuole, palazzi pubblici.

Andrea Poggio, vicedirettore Legambiente onlus

Per ulteriori info: www.viviconstile.org

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Gli appuntamenti di Seminare....Acqua

Seminare acqua. Dove va a finire l’acqua di casa?
Il valore nascosto dell’acqua che abbandona le nostre case e di cui spesso ci dimentichiamo, le sue criticità e i suoi punti di forza attraverso gli occhi e le esperienze di chi gestisce il suo flusso e la sua depurazione.

Gli incontri pubblici serali

VENERDI' 5 DICEMBRE ALLE ORE 21.00
presso Villa Casnati, Via San Carlo, 4 – Bussero (Mi)

Intervengono:
Coordina e presenta la serata: Marco Dall’Ora, Presidente del Circolo Legambiente “La Poiana” di Bussero
Enrico Mariani, Direttore Tecnico Idra S.r.l.
Vadori Massimo, Assessore ai lavori pubblici Comune di Bussero
Gianrico Sangalli, Componente comitato tecnico-scientifco Fondazione Idra
Lorenzo Baio, Legambiente Lombardia

Dibattito finale con il pubblico

GIOVEDI' 15 gennaio alle ore 18.00
presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso - p.zza Santo Stefano- Trezzo d'Adda
(MI)

Intervengono:
Coordina e presenta la serata: Mara Leoni, Circolo Legambiente “La Civetta” di Trezzo d'Adda
Enrico Mariani, Direttore Tecnico Idra S.r.l.
Luca Rodda, Vicesindaco del Comune di Trezzo
Gianrico Sangalli, Componente comitato tecnico-scientifco Fondazione Idra
Lorenzo Baio, Legambiente Lombardia


Dibattito finale con il pubblico

GIOVEDÍ 7 aprile 2009 alle ore 21.00
presso villa Borgia – via Roma, 11 – sala Consigliare
Usmate Velate (MI)

Intervengono:
Coordina e presenta la serata: Rosaria Reggiani , Circolo Legambiente “Gaia” di Usmate Velate
Damiano Di Simine, Presidente Legambiente Lombardia
Enrico Mariani
, Direttore Tecnico Idra S.r.l.
Gianrico Sangalli, Componente comitato tecnico-scientifco Fondazione Idra
Lorenzo Baio, Legambiente Lombardia


Con la gentile presenza dell’amministrazione comunale di Usmate Velate

Dibattito finale con il pubblico

Giovedì 16 aprile 2009 alle ore 21.00
presso la Sala Polifunzionale del centro civico Via Dante, 3 Cassano d’Adda (Mi)
Incontro pubblico
“Seminare acqua. Nuvole e Sciacquoni e Vivi con Stile: un incontro con gli autori”
Intervengono gli autori:
Giulio Conte, biologo e consulente ambientale nella gestione delle acque, lavora per Ambiente Italia e IRIDRA. E’ l’autore del libro Nuvoli e Sciacquoni dove articola con dati ed esempi pratici anche internazionali la tesi che diminuire i consumi idrici casalinghi e l’inquinamento da essi provocato è possibile, senza per questo rinunciare ai nostri livelli di comfort.
Andrea Poggio, vicedirettore generale Legambiente e autore del libro Vivi con stile, che ci offrirà idee inaspettate per migliorare il nostro utilizzo d’acqua giornaliero con esempi pratici e consigli sulle nuove tecnologie.

Dibattito fnale con il pubblico
Saranno in vendita ed in visione i libri degli autori