giovedì 3 marzo 2011

Le foto del progetto


Foto di Francesco Rossi (IIIB Usmate Velate)


L'altra faccia della medaglia



Foto di Noemi Marra (IIIB Usmate Velate)


La semplicità dell'acqua



Foto di Gabriele Magni (IIIB Usmate Velate)


L'acqua



Foto di Eleonora Vita (IIB Usmate Velate)

Acqua allo specchio !



Foto di Luca Centonze (IIB Usmate Velate)


Gocce di rugiada



Foto di Lorenzo Frezzato (IIB Usmate Velate)


Doccia !



Foto di Antonio De Santis (IG Gorgonzola)


Dall'acqua la vita



Foto di Giulia Girardello (IG Gorgonzola)

Le rose di rugiada



Foto di Bussi Martina (IG Gorgonzola)


Fontana




Foto di Marta Savinetti (IF Gorgonzola)

Gocce di rugiada



Foto di Erika Mora (IF Gorgonzola)

Bandiera italiana riflessa nell'acqua



Foto di Laura Bubici (IF Gorgonzola)

Ombre nell'acqua



Foto di Pesola (ID Gorgonzola)


Casa riflessa



Foto di Delfrata (ID Gorgonzola)

Gocce sul palo



Foto di Ancora (ID Gorgonzola)


Ghiaccio in bicchiere



Foto di Roberto Pollastri (IC Usmate Velate)

Onde e cielo



Foto di Arianna Munafò (IC Usmate Velate)

Specchio d'acqua



Foto di Sara Viscardi (IC Usmate Velate)

Un bagno nella fontana di Trevi



Foto di .... Sgura (IC - Gorgonzola)

Cascata artificiale



Foto di .... Pirritano (IC - Gorgonzola)

Acqua sporcata




Foto di .... Jachetti (IC - Gorgonzola)

Dalla sorgente alla bocca di tutti



Foto di Leonardo Vitali (IB - Gorgonzola)

Fontana artistica



Foto di Eliana Oliva (IB - Gorgonzola)


Fontana di fagiolini



Foto di Bruno Lorenzo (IB - Gorgonzola)


H2O

Foto d'acqua


Descrizione dettagliata del progetto


“Foto d'Acqua” è stato impostato come una lezione basilare per scoprire l'arte della fotografia e come occasione e modalità di avvicinamento alla natura. Nel mese di giugno 2010 sono state selezionate le 8 classi che sono state coinvolte nel progetto. A partire da inizio novembre educatori di Legambiente hanno incontrato le classi selezionate. Ad un primo incontro della durata di 2 h ne è seguito un secondo di 1 h. Fra un intervento e quello successivo sono stati lasciati appositamente 15 gg circa per la realizzazione delle fotografie. Gli interventi si sono articolati nelle seguenti fasi:
Prima lezione (2h):
1-Nozioni base di fotografia;
2-Esempi di fotografia naturalistica;
3-Cenni sui corsi d'acqua superficiali.
Seconda lezione (1h):
1-Analisi delle opere;
2-Recupero opere in formato digitale.
Alla fine delle lezioni è stata realizzata una mostra con le 3 foto per classe maggiormente rappresentative messe su supporti polionda e accompagnate dalle didascalie e dalle composizioni preparate dagli studenti. La mostra è stata portata alle scuole aderenti al progetto presso le quali è rimasta in visione agli studenti per dieci giorni circa. Inoltre le foto selezionate saranno caricate a breve sul blog Seminare Acqua (www.seminareacqua.blogspot.com).

Materiale proiettato

lunedì 29 marzo 2010

Progetto Acquamente



Il progetto “Acquamente” è nato dalla necessità di far comprendere l’importanza della risorsa idrica quale bene limitato, responsabilizzando i fruitori del progetto ad un uso razionale dell’acqua potabile e insegnando loro a valorizzare questa risorsa come fonte di vita e risorsa ambientale non infinita.


Il progetto è stato dedicato sia alle scuole primarie che alle prime classi delle scuole secondarie di primo grado di Bussero, Gorgonzola, Usmate Velate e Trezzo d’Adda, ed ha previsto 30 incontri di 2 h, tenuti da educatori di Legambiente per un totale di quasi 60 ore.


Alcuni dei materiali usati:

Presentazione classi I-II-III elementare

Diplomino

Ecoconsigli

venerdì 2 ottobre 2009

Progetto Acqua in Brocca




Obiettivi generali del progetto “Acqua in Brocca”


Lo scopo del presente progetto è quello di educare i cittadini ad un utilizzo eco-compatibile dell’acqua potabile per ridurre i consumi errati e gli sprechi con notevoli vantaggi per l’ambiente: riduzione dei consumi procapite e quindi salvaguardia di questa risorsa ambientale; riduzione dell’inquinamento delle acque (detersivi, farmaci, ecc); riduzione dell’inquinamento indiretto derivante dal trasporto delle acque in bottiglie, delle plastiche utilizzate per imbottigliare l’acqua, degli imballaggi, ecc.

Tali attività saranno promosse e coltivate attraverso percorsi formativi differenziati diretti a diverse fasce di cittadini. Saranno quindi sviluppati programmi educativi specifici a secondo delle fasce di età e dei livelli culturali degli utenti.

Il progetto prevede attività di educazione per studenti delle scuole primarie e secondarie. In particolare sono previsti incontri che coinvolgano circa cinquanta classi delle scuole primarie e secondarie dei cinque Comuni coinvolti nel progetto. Crediamo sia fondamentale insegnare già dalle scuole primarie e secondarie l’importanza dell’acqua sia attraverso lezioni e “giochi” in classe, sia attraverso campionamenti e visite direttamente sul “campo” e nei laboratori di analisi accreditati e certificati per effettuare analisi sulla qualità idrica.

Al tempo stesso il progetto è diretto anche ai consumatori più adulti e per tale ragione saranno eseguite attività di formazione per l’Università della terza età e le Università Milanesi ed in particolare per il corso di laurea in Scienze Biologiche dell’Università di Milano Bicocca.

Saranno infine svolte attività per una fascia eterogenea di cittadinanza attraverso l’organizzazione di serate a tema volte a sensibilizzare i cittadini dei 5 comuni al tema dell’acqua come bene primario.

Si sottolinea che ogni attività sarà preparata e studiata nella prima fase di pianificazione del progetto, valutando i possibili partecipanti e diversificando gli obiettivi e le aspettative in base ai soggetti cui le diverse iniziative verranno proposte.

Le diverse attività di educazione hanno come obiettivo comune la riduzione degli impatti ambientali dovuti ad un errato utilizzo (abuso) delle acque potabili e minerali. Per perseguire tale fine sono stati individuati obiettivi intermedi che saranno raggiunti nelle differenti attività previste dal progetto. In particolare sono stati identificati 4 obiettivi principali:


Obiettivo A - Implementare le conoscenze dei cittadini sulla risorsa “acqua”.

A seconda delle fasce di età e dei livelli culturali degli utenti si svilupperanno attività volte a fornire elementi relativi al ciclo dell’acqua a partire dalla sua origine alla gestione. Saranno descritte le diverse tipologie di acqua e le caratteristiche da esse presentate e le problematiche ambientali ad esse annesse. Si evidenzieranno i costi energetici ed ambientali legati alla gestione delle risorse idriche con particolare riferimento all’acqua potabile e alle acque minerali. Il fine di questa fase è quello di sviluppare una conoscenza critica di questo bene primario e quindi sensibilizzare la cittadinanza ad un consumo più consapevole delle risorse idriche. L’obiettivo sarà raggiunto se si evidenzieranno delle concrete riduzione degli sprechi di acqua monitorabili grazie alle informazioni dell’ente erogatore dell’acqua nei 5 comuni ovvero il gruppo IDRA.


Obiettivo B - Educare al consumo dell’acqua ai fini domestici. Fornire elementi sul costo dell’acqua e sugli effetti ambientali. Educare al rispetto dell’ambiente.

Considerando gli elevati consumi procapite delle acque e che questa viene prevalentemente impiegata per usi domestici (pulizia della casa e personale, ecc) è necessario educare la popolazione ad un migliore uso della risorsa e ad un suo risparmio. Fondamentale sarà inoltre ridurre l’inquinamento delle acque potabili che spesso scaturisce da scorretti usi domestici. Questa attività sarà quindi particolarmente rivolta a quella fascia di cittadini che si occupa di accudire la casa. Saranno forniti gli elementi per poter ottenere risparmi notevoli attraverso piccoli accorgimenti o il riciclaggio delle acque per differenti attività. Obiettivo finale di questa fase è quello di ridurre gli sprechi e l’inquinamento ambientale delle acque. L’obiettivo sarà raggiunto se verrà recepita la problematica relativa ai danni ambientali prodotti dall’abuso dei consumi e verrà quindi ridotto l’inquinamento dei reflui.


Obiettivo C – Fornire informazioni sulla qualità dell’acqua di rubinetto. Educare ai parametri di qualità dell’acqua e del significato dei differenti fattori. Favorire il consumo per scopi alimentari.

E’ possibile valutare la qualità dell’acqua del proprio rubinetto misurando alcuni parametri di base (durezza, pH, nitrati, nitriti, ecc). Lo sviluppo di un kit di semplice utilizzo permetterà ai cittadini di valutare la qualità della propria acqua. Il raggiungimento di tale obiettivo permetterà di ridurre la diffidenza dei cittadini verso la propria acqua ed incentiverà pertanto il consumo alimentare delle acque del rubinetto. In secondo luogo, l’analisi dell’acqua di fonte permetterà inoltre di valutare la qualità della rete idrica degli stabili ed i loro livelli di manutenzione. Questo elemento potrebbe essere utile anche ai comuni per eseguire attività migliorative di alcuni stabili pubblici (scuole).

Conoscere la qualità della propria acqua ed effettuare attività per migliorarla porterà alla modificazione dell’uso dell’acqua del rubinetto (uso alimentare) e ad una riduzione degli sprechi. Il cittadino si renderà conto del valore aggiunto di questa risorsa e del rischio di esaurimento e danni ambientali.


Obiettivo D - Educare al bere e disincentivare l’utilizzo delle acque minerali con la riduzione dell’inquinamento diretto ed indiretto.

Questa attività permetterà di educare il cittadino alla lettura delle etichette e ad eseguire un confronto più consapevole tra acqua di fonte fornita dall’acquedotto e le differenti acque minerali. Questa attività vuole far comprendere ai consumatori i costi delle acque minerali non solo in termini economici ma soprattutto ambientali. La produzione di sistemi di imballaggio ed il loro successivo smaltimento, il trasporto dell’acqua dalla fonte alle industrie di imballaggio, ai centri commerciali sino alle nostre case: tutti questi processi hanno notevoli costi per l’ambiente.

Grazie alla diffusione sul territorio dei 5 comuni coinvolti nel progetto di erogatori di acqua sarà fornito inoltre un servizio al cittadino, durevole nel tempo, che potrà tradurre in concreto alcuni degli insegnamenti del programma educativo proposto. L’erogazione gratuita di acqua (anche gassata) poterà ad una riduzione dei consumi di acque in bottiglia con conseguente riduzione dell’inquinamento ambientale.


Obiettivi specifici per la scuola primaria (classi 1°, 2° e 3°)

  1. Saper riconoscere i “luoghi dell’acqua” ovvero dove la possiamo trovare

  2. Conoscere il ciclo dell’acqua

  3. Conoscere gli usi dell’acqua

  4. Conoscere l’importanza dell’acqua potabile

  5. Miglioramento dei comportamenti domestici


Obiettivi specifici per la scuola primaria (classi 4° e 5°)

  1. Saper riconoscere l’acqua come risorsa primaria

  2. Conoscere la terminologia di base

  3. Individuare i problemi globali legati all’acqua

  4. Individuare i problemi legati a: consumo irrazionale, inquinamento, impoverimento della risorsa acqua

  5. Saper leggere un’etichetta

  6. Individuare i comportamenti “spreconi” e saperli modificare

  7. Saper fare semplici analisi sulla qualità dell’acqua

  8. Acquisire capacità di fare commenti ed esprimere opinioni sulla tematica acqua

Obiettivi specifici per la scuola secondaria

  1. Saper riconoscere l’acqua come risorsa primaria

  2. Conoscere la terminologia di base

  3. Individuare i problemi globali legati all’acqua

  4. Individuare i problemi legati a: consumo irrazionale, inquinamento, impoverimento della risorsa acqua

  5. Saper leggere un’etichetta

  6. Saper affrontare tematiche come: inquinamento dovuto alla produzione delle bottiglie in plastica e al loro trasporto

  7. Individuare i comportamenti “spreconi” e saperli modificare

  8. Saper fare semplici analisi sulla qualità dell’acqua

  9. Acquisire capacità di fare commenti ed esprimere opinioni sulla tematica acqua


I materiali del progetto:


Lezione per i piccoli 1
Lezione per i piccoli 2
Lezione per i grandi 1
Lezione per i grandi 2

Presentazione kit di analisi dell'acqua

martedì 14 aprile 2009

Vivi con stile


Legambiente si è messa a fare la bacchettona e ora rompe le scatole a tutti proponendo un “suo” stile di vita? No, per niente. Anche perché, a ben guardare, gli “stili di vita” sono già oggi tanti e in futuro saranno ancora di più.
Anzi, ci occupiamo degli stili di vita proprio perché non ci è data abbastanza libertà di scelta, non ci sono fornite abbastanza informazioni per decidere, non sono disponibili facilmente beni di consumo e servizi adeguati per vivere in case più accoglienti, uffici e luoghi di lavoro più sani, strade più sicure, ambienti naturali meno inquinati. L'acqua, l'aria e il clima sulla terra, il suolo, la natura, non sono più abbondanti, puliti, disponibili, scontati.

L'uso che facciamo dell'energia in casa, ad esempio, incide oggi sempre di più sul nostro conto in banca e sull'inquinamento dell'aria. E sommata a tutti i consumi energetici delle nostre case, insieme a quella degli edifici in cui studiamo, lavoriamo, usufruiamo dei servizi indispensabili al vivere moderno, la quantità di energia che consumiamo acquista una indubbia rilevanza geopolitica. Oltre ad una rilevanza rispetto alle conseguenze dei cambiamenti climatici sulla Terra.

Ecco perché, pur non avendo soluzioni definitive, sentiamo il bisogno di occuparci, insieme a tutti voi, anche del nostro “stile di vita” di italiani, di europei, di cittadini di un mondo complicato per noi e, forse ancor più, per le prossime generazioni.

“Viviconstile” vuole essere un esempio di sapere libero e condiviso. Da aprile 2007 è diventato anche un libro (Vivi con stile, Terre di Mezzo Editore, 170 pagine, che vi invitiamo ad acquistare in libreria). Ma d'accordo con l'editore, tutti i contenuti rimangono disponibili sul sito. Chi vuole potrà segnalarlo ad amici, carpire informazioni e partecipare con la propria esperienza, scrivendo a viviconstile@legambiente.org .
Ma anche copiarla, stampare a casa le singole schede e diffonderle liberamente. Le sole condizioni che vi proponiamo sono di citare la fonte, aiutarci a tenerla viva e aggiornata. In una parola, fatene buon uso.

Opportunità inaspettate per cambiare il nostro stile di vita ci vengono continuamente offerte da nuove tecnologie o da nuove proposte di mercato, cui, ammettiamolo, non sappiamo resistere. Pochi di noi si sono resi conto di essere alla vigilia di una vera e propria rivoluzione nel nostro modo di vivere. Dopo quarant'anni sta cambiando il modo di costruire e di abitare le case. L'elettronica sta invadendo la nostra vita. Andiamo un po' di più in bicicletta, ma l'auto del futuro non sappiamo come sarà. Radio e televisioni, telefoni, metano ed energia elettrica (dal prossimo giugno, anche per le nostre abitazioni) non sono più gestiti da un solo monopolista: non ne sono venuti solo vantaggi, ma torneremmo indietro? Leggi e regolamenti comunali ci impongono il risparmio d'acqua e il riciclo dei materiali, ci vietano di circolare con auto inquinanti, finanziano frigoriferi parchi di energia e incentivano la produzione di elettricità sui nostri tetti. Ecco, come tutte le rivoluzioni che si rispettino, anche quella in corso sarà una rivoluzione di tecnologie, di mercato, di leggi e valori. Tutto insieme. In altre parole, di un intero sistema. E come in tutti i grandi cambiamenti, è in gioco il potere: in questo caso il potere sui nuovi mercati del futuro, delle risorse, dell'accesso ai nuovi servizi.

Noi vogliamo giocare dalla parte di quei cittadini che vorrebbero contribuire a determinare come saranno fatte le abitazioni del domani, a scegliere i beni che acquisteremo e le tecnologie che useremo. Nella telefonia siamo stati inondati di opzioni e piani tariffari, aumentando la nostra spesa pro capite. Nel nuovo mercato dell'energia vorremmo poter decidere in primo luogo quanta energia ci serve, in che forma (a che temperatura? per illuminare?) e, infine, di quale origine (solare, idraulica, petrolifera, ma anche proveniente da quale paese, quale impianto?). Così come non ci basta sapere che mangeremo in una mensa a buon mercato, ma pretendiamo di poter scegliere tra alimenti diversi, coltivati differentemente (biologici, ogm...), la cui origine sia garantita dalla tracciabilità degli ingredienti.

A cambiare siamo in molti, più di quelli che sono disposti a riconoscerlo. In pochi se ne sono accorti e sono (o cercano di essere) protagonisti di un simile cambiamento. Ne fanno parte, tra gli altri, i consumatori che fanno scelte di sostenibilità acquistando prodotti “equi e solidali” o alimenti biologici. Quelli che cercano mobili in legno naturale o vernici prive di solventi dannosi. Quelli che si sono comprati la bicicletta nuova, il motorino elettrico o che si sono iscritti al car sharing. Sono pochi, ma fanno tendenza. Saranno sempre di più in futuro. Perché le scelte che fanno sono funzionali a migliorare la qualità di vita propria e delle future generazioni. Sono consumatori esigenti, persino “egoisti”. Intelligentemente egoisti, perché consapevoli che non si difenderà il proprio mondo rovinando quello degli altri. Chi infatti è disposto a comprarsi una casa che spreca energia ed essere obbligato a mandare i propri figli in guerra per garantirsi il petrolio per riscaldarla?

Il cambiamento auspicato è anche necessario. Il nuovo rapporto sul clima e l'energia della Commissione europea (presieduta dal sovversivo Jose Manuel Barroso) si apre con un “serve una rivoluzione”. Le rivoluzioni nascono anche dalla convinzione che indietro non si può tornare, che i cambiamenti nel mondo, nelle economie, nelle relazioni tra i paesi, nella natura, nel clima sempre più incerto, ci impongono di abbracciare nuove abitudini e nuove convinzioni.

In un mondo interconnesso, la disponibilità d'acqua per le coltivazioni idrovore (soprattutto mais destinato al bestiame d'allevamento) della ricca Pianura Padana, dipende sempre più dalla quantità stagionale di pioggia: quantità sempre più incerta a causa dei cambiamenti climatici provocati dagli eccessivi consumi di petrolio nel mondo. Il futuro di Venezia è a rischio a causa dell'innalzamento del livello dei mari e non sarà il progetto Mose a salvarla. Il riscaldamento per il prossimo inverno dipende anche dalle relazioni internazionali tra Russia e repubbliche baltiche e la benzina dalle guerre in Medio Oriente o dall'economia cinese. E non basterà appendere la bandiera a strisce colorate della pace alle nostre finestre per garantirci un futuro libero e sicuro. Dobbiamo essere capaci insieme di sviluppare scelte diverse. Da consumatori liberi nella scelta del proprio stile di vita. Liberi perché fondata sull'autonomia della propria scelta di libertà: perché non ha bisogno di sfruttare il lavoro e le risorse di altri per reggersi. Non è poi così difficile: ce ne accorgeremo quando il pannello solare diventerà la testimonianza, la nuova bandiera da far sventolare sulle nostre abitazioni, scuole, palazzi pubblici.

Andrea Poggio, vicedirettore Legambiente onlus

Per ulteriori info: www.viviconstile.org

lunedì 6 aprile 2009

Serata a Cassano d'Adda

Foto della serata di Cassano d'Adda.
Al centro gli autori dei libri Nuvole e Sciacquoni (Giulio Conte) e Vivi con Stile (Andrea Poggio)




sabato 17 gennaio 2009


Foto evento a Trezzo d'Adda

Gli appuntamenti di Seminare....Acqua

Seminare acqua. Dove va a finire l’acqua di casa?
Il valore nascosto dell’acqua che abbandona le nostre case e di cui spesso ci dimentichiamo, le sue criticità e i suoi punti di forza attraverso gli occhi e le esperienze di chi gestisce il suo flusso e la sua depurazione.

Gli incontri pubblici serali

VENERDI' 5 DICEMBRE ALLE ORE 21.00
presso Villa Casnati, Via San Carlo, 4 – Bussero (Mi)

Intervengono:
Coordina e presenta la serata: Marco Dall’Ora, Presidente del Circolo Legambiente “La Poiana” di Bussero
Enrico Mariani, Direttore Tecnico Idra S.r.l.
Vadori Massimo, Assessore ai lavori pubblici Comune di Bussero
Gianrico Sangalli, Componente comitato tecnico-scientifco Fondazione Idra
Lorenzo Baio, Legambiente Lombardia

Dibattito finale con il pubblico

GIOVEDI' 15 gennaio alle ore 18.00
presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso - p.zza Santo Stefano- Trezzo d'Adda
(MI)

Intervengono:
Coordina e presenta la serata: Mara Leoni, Circolo Legambiente “La Civetta” di Trezzo d'Adda
Enrico Mariani, Direttore Tecnico Idra S.r.l.
Luca Rodda, Vicesindaco del Comune di Trezzo
Gianrico Sangalli, Componente comitato tecnico-scientifco Fondazione Idra
Lorenzo Baio, Legambiente Lombardia


Dibattito finale con il pubblico

GIOVEDÍ 7 aprile 2009 alle ore 21.00
presso villa Borgia – via Roma, 11 – sala Consigliare
Usmate Velate (MI)

Intervengono:
Coordina e presenta la serata: Rosaria Reggiani , Circolo Legambiente “Gaia” di Usmate Velate
Damiano Di Simine, Presidente Legambiente Lombardia
Enrico Mariani
, Direttore Tecnico Idra S.r.l.
Gianrico Sangalli, Componente comitato tecnico-scientifco Fondazione Idra
Lorenzo Baio, Legambiente Lombardia


Con la gentile presenza dell’amministrazione comunale di Usmate Velate

Dibattito finale con il pubblico

Giovedì 16 aprile 2009 alle ore 21.00
presso la Sala Polifunzionale del centro civico Via Dante, 3 Cassano d’Adda (Mi)
Incontro pubblico
“Seminare acqua. Nuvole e Sciacquoni e Vivi con Stile: un incontro con gli autori”
Intervengono gli autori:
Giulio Conte, biologo e consulente ambientale nella gestione delle acque, lavora per Ambiente Italia e IRIDRA. E’ l’autore del libro Nuvoli e Sciacquoni dove articola con dati ed esempi pratici anche internazionali la tesi che diminuire i consumi idrici casalinghi e l’inquinamento da essi provocato è possibile, senza per questo rinunciare ai nostri livelli di comfort.
Andrea Poggio, vicedirettore generale Legambiente e autore del libro Vivi con stile, che ci offrirà idee inaspettate per migliorare il nostro utilizzo d’acqua giornaliero con esempi pratici e consigli sulle nuove tecnologie.

Dibattito fnale con il pubblico
Saranno in vendita ed in visione i libri degli autori